QUESTE ULTIME, INFATTI, INSIEME AI PROPRI ASSISTITI, INIZIANO MEDIAMENTE AD INVECCHIARE
Negli ultimi anni l’età media delle badanti si è molto alzata: 10 anni fa avevano dai 40 ai 55 anni, oggi dai 55 ai 70 anni.
L’Italia non è un paese per badanti giovani. Queste ultime, infatti, insieme ai propri assistiti, iniziano mediamente ad invecchiare: si prospetta in futuro che le stesse assistenti degli anziani avranno bisogno di un welfare.
Tra i contratti di quest’anno si rileva un boom di over 65, spesso quasi coetanee degli assistiti, “ci sono anche 70enni che assistono 80enni”. Se oggi la fascia d’età prevalente delle colf assunte è tra i 50-65 anni, nel 2009 prevalevano i 25-45 anni.
Questo implica notevoli conseguenze sul panorama del welfare, perché sempre più spesso gli assistenti domiciliari svolgono pratiche di welfare per loro stessi al patronato: dall’invalidità civile alla pensione. Pensione che è riservata soltanto alle più fortunate che hanno raggiunto i requisiti contributivi necessari.
La maggior parte di colf e badanti “ha famiglia nel Paese di origine, sono nonne e mandano quasi tutto il guadagno alla famiglia”. Molte di loro difficilmente saranno in grado di maturare il diritto alla pensione e presto avranno bisogno di assistenza e welfare, nei prossimi anni sarà necessario attivare politiche di sostegno anche per questa categoria di lavoratori.