NOVITÀ PER LA QUALIFICAZIONE DELLE LAVORATICI DOMESTICHE
Tra i pre-requisiti necessari sono la conoscenza di base della lingua italiana e aver partecipato a un corso di formazione nell’ultimo triennio di almeno 40 ore per il ruolo di colf e di almeno 64 ore per baby sitter e badanti e infine aver lavorato per almeno 12 mesi - anche non continuativi - con un contratto in regola (sempre negli ultimi tre anni).
Finora, per il personale domestico non esisteva un sistema nazionale di riconoscimento delle competenze. Ora c’è: l’adesione è su base volontaria.
La “patente di qualità” dei lavoratori domestici,ha trovato le proprie regole nella norma Uni 11766 «Attività professionali non regolamentate - Assistente familiare: colf baby sitter, badante - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza», approvata il 12 dicembre 2019.
Le competenze richieste
La norma Uni contiene nel dettaglio le conoscenze, le abilità e le competenze legate ai compiti previsti per il personale domestico. In Italia si tratta di circa due milioni di persone: 859mila in regola e circa 1,2 milioni stimati in nero. Chi vorrà certificare le proprie capacità come baby sitter o come badante, dovrà avere anche le competenze richieste ai collaboratori familiari. Per chi fa da baby sitter e da badante, ad esempio, la norma Uni 11766 prevede la conoscenza delle manovre di disostruzione in caso di soffocamento, oltre alla capacità di praticare misure di primo soccorso. Tra le abilità , c’è quella di fare al bambino o all’anziano una compagnia non semplicemente passiva, ma che sia stimolante e gratificante.
Per le badanti, è prevista, tra le altre abilità, quella di garantire l’igiene della persona assistita in modo tecnicamente corretto, oltre alla capacità di cogliere i segnali di disidratazione e di intervenire in caso di necessità. La norma contiene anche nove regole di condotta che i lavoratori domestici dovrebbero osservare, tra le quali la riservatezza su tutte le informazioni sensibili relative alla famiglia presso cui lavorano. La norma Uni 11766 non si applica alle attività e alle professioni sanitarie e socio-assistenziali regolamentate.
I corsi di formazione
Per poter “certificare” le proprie competenze in base alla norma Uni, i lavoratori domestici dovranno affrontare un esame con prova scritta e orale. I corsi di formazione (di 40 ore per i colf che diventano 64 ore per baby sitter e badanti, con una struttura modulare) partiranno dopo l’accreditamento degli enti, che potranno sia erogare i corsi, sia valutare le competenze con gli esami e quindi materialmente attribuire la “patente di qualità” ai lavoratori domestici.