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Fobia sociale, come riconoscerla


La fobia sociale è un disturbo caratterizzato da ansia significativa indotta dall’esposizione a determinati contesti sociali nei quali l’individuo è esposto al possibile giudizio degli altri, valutati dal soggetto come vere e proprie prestazioni.

Chi soffre di fobia sociale ha paura di apparire debole, ansioso, non equilibrato, stupido o noioso e per evitare reazioni emotive intense tende ad evitare luoghi e situazioni che potrebbero attivare i sintomi ansiosi. La persona, pertanto, tende a ridurre sempre di più le attività, i luoghi e le situazioni quotidiane, innescando un circolo vizioso che porta ad un peggioramento del quadro fobico.

Non è possibile individuare una causa a cui attribuire con certezza l’origine di questo disagio poiché le cause sono sempre multifattoriali e vanno ricercate nella relazione tra le caratteristiche genetiche e l’ambiente. Tra queste: familiarità per i disturbi d’ansia, vulnerabilità temperamentale, eventi di vita avversi, educazione ed esperienze negative, come per esempio esser stati oggetto di umiliazione pubblica in passato.

Intraprendere un percorso psicologico con un professionista, se si sospetta di avere l’ansia sociale, può avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sul benessere psicologico.
Una delle strategie terapeutiche che il professionista può proporre è il reinserimento progressivo del paziente a contesti fobici temuti. Così come per altri disturbi, anche per la fobia sociale, l’esposizione prolungata allo stimolo temuto produce una graduale de-sensibilizzazione con conseguente riduzione dell’ansia. Con il passare del tempo, la reazione emotiva tende a ridursi ed il paziente riesce ad affrontare più serenamente le situazioni che prima temeva.

La fobia sociale può interessare chiunque, ma tende a insorgere più facilmente nel periodo dell’infanzia e dell’adolescenza. Le donne hanno maggiori probabilità di soffrirne rispetto agli uomini, ma questi ultimi tendono a svilupparne forme più gravi. Una volta instaurata, la fobia sociale, non si risolve quasi mai spontaneamente, ma tende a permanere in modo cronico, peggiorando nel corso della vita.

Generalmente, chi ne soffre è consapevole dell'insensatezza delle proprie reazioni emotive e comportamentali, soffrendo, quindi, oltre che dei sintomi correlati al disturbo anche di un notevole senso di colpa ed inadeguatezza.

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