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Dislessia: Caratteristiche, Diagnosi e Trattamento specifico


Cos’è la dislessia?
La dislessia è un Disturbo Specifico dell' Apprendimento (DSA) che si manifesta con difficoltà nella lettura e nella scrittura. È caratterizzata da una ridotta capacità di riconoscere e decodificare le parole in modo accurato e fluente. Le persone con dislessia possono avere difficoltà a comprendere il significato dei testi scritti, a pronunciare correttamente le parole o a scrivere in modo corretto e comprensibile.
E’ bene tenere a mente che la dislessia non è una malattia ma una neurodiversità e come tale non è visibile dall’esterno.
Le difficoltà di un soggetto dislessico non sono legate alla poca attenzione o a scarse capacità, ma ad un differente modo di percepire ed apprendere, pur utilizzando il massimo delle proprie energie.  
Un bambino con dislessia processa le informazioni in modo diverso rispetto agli altri e, di conseguenza, ha una diversa percezione emotiva, sensoriale e cognitiva.

Caratteristiche principali della dislessia
  1. Difficoltà nella lettura: Le persone con dislessia possono leggere lentamente, fare errori di lettura, avere difficoltà a riconoscere parole conosciute, invertire lettere.
  2. Problemi di scrittura: Possono avere difficoltà a scrivere correttamente le parole, fare errori di ortografia frequenti e avere una scrittura disorganizzata.
  3. Problemi di comprensione: La comprensione del testo scritto può essere compromessa, rendendo difficile seguire le istruzioni scritte o comprendere storie e informazioni.
Va tenuto in considerazione la comparsa di disturbi associati come difficoltà di concentrazione, problemi nella coordinazione motoria e difficoltà nell’organizzazione e nella memoria.

Diversi tipi di dislessia
Esistono diversi tipi di dislessia:
  • Dislessia fonologica: difficoltà nel riconoscere e processare i suoni delle parole;
  • Dislessia superficiale (o dislessia lessicale): problemi a memorizzare parole in base all’aspetto visivo;
  • Dislessia profonda: compromissione della via lessicale e fonologica per cui si comprende il significato di un termine ma si legge con un termine associato ma non esatto (es. gatto/cane);
  • Dislessia visiva: difficoltà di trasformare una lettera in suono, lettura lenta con autocorrezioni, balbettio con errori su accenti, intonazione, ritmo ecc;
  • Dislessia linguistica: il soggetto legge velocemente interpretando un termine attraverso la sintassi della frase con numerosi errori.
Cause della dislessia e fattori di rischio
L’eziologia dei disturbi specifici dell’apprendimento tra cui la dislessia rimane ad oggi sconosciuta, tuttavia si ritiene che esistano dei fattori genetici e ambientali associati alla genesi dei DSA ma non definiti come causa del disturbo in senso clinico.
La letteratura evidenzia i seguenti fattori di rischio:
  • Familiarità;
  • Traumi infantili;
  • Sesso maschile;
  • Genitori con dipendenze da alcol o sostanze stupefacenti;
  • Due o più anestesie totali entro i 4 anni di vita;
  • Esposizione alla cocaina in fase prenatale;
  • Ritardo/disturbo del linguaggio;
  • Fumo materno in gravidanza.
Un soggetto dislessico non ha un deficit di intelligenza ma fatica a rappresentare mentalmente le parole e i suoni.

Diagnosi e trattamento
La diagnosi di dislessia viene effettuata da uno specialista che si occupa di neuropsichiatria infantile o un logopedista attraverso una valutazione completa che include test di lettura, scrittura e altre abilità cognitive. Lo scopo del test è di valutare le capacità cognitive del soggetto (attenzione, memoria, linguaggio, intelligenza, percezione ed abilità).
Le tempistiche sono un aspetto fondamentale nel trattamento della dislessia poiché è importante iniziare una terapia mirata appena possibile al fine di attivare il giusto supporto in base all’età e alla specificità del disturbo.
Va tenuto in considerazione che la diagnosi di DSA può essere effettuata solo dopo la fine della seconda elementare.
Il trattamento di solito coinvolge interventi educativi specifici, come programmi di lettura strutturati, supporto individualizzato e strategie di apprendimento personalizzate in cui talvolta vengono coinvolti i genitori.

Oltre le difficoltà
Nonostante le difficoltà, molte persone con dislessia sviluppano strategie compensative e possono risultare talentuosi in altre aree come la creatività, la risoluzione dei problemi e il pensiero visivo.
Tantissimi personaggi che hanno fatto la storia con le loro abilità sono dislessici, tra i più famosi, per citarne alcuni:
  • Agatha Christie (scrittrice);
  • Tom Cruise (attore);
  • Walt Disney (produttore cinematografico e regista);
  • Albert Einstein (fisico e filosofo);
  • Amadeus Mozart (musicista e compositore);
  • Pablo Picasso (pittore, scultore e artista).
L’ostacolo più grande è far superare al bambino la frustrazione legata al peso che viene dato alla scrittura e alla lettura durante la scuola facendosi spazio nel mondo attraverso altre qualità.
Esistono degli strumenti compensativi come software di lettura o strumenti digitali che posso essere di sostegno nella gestione della dislessia ma, al contempo, possono far sentire il bambino diverso rispetto ai coetanei.

Differenza tra Dislessia e altri DSA
La dislessia è solo uno dei disturbi dell’apprendimento che possono condizionare la resa scolastica e vita quotidiana di un bambino. Esistono altri disturbi che posso, tra le altre cose, coesistere con la dislessia, tra cui:
  • Disgrafia: difficoltà nel segno grafico di lettere e numeri:
  • Discalculia: difficoltà nell’elaborazione di calcoli di base;
  • Disortografia: difficoltà nell’assimilazione di regole ortografiche e grammaticali.
La dislessia è una disabilità?
I DSA rientrano nella categoria delle disabilità perché interferiscono con le normali capacità di adattamento e partecipazione di una persona in particolare contesti della vita, nel caso della dislessia il contesto è scolastico.
La legge 107 del 8 ottobre 2010 persegue, per le persone con DSA, le seguenti finalità:
a) garantire il diritto all'istruzione;
b) favorire il successo scolastico attraverso misure di supporto;
c) ridurre i problemi relazionali ed emozionali;
d) creare forme di valutazione adeguate alle necessità del singolo soggetto;
e) formare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori;
f) favorire diagnosi precoci e percorsi didattici riabilitativi;
g) incrementare la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari;
h) assicurare opportunità di sviluppo in base alle capacità in ambito sociale e professionale.
La Legge 170/2010 specifica che “i principi generali che devono guidare l’intervento in ambito scolastico e sanitario per garantire una gestione appropriata dei DSA al fin di favorire la migliore realizzazione delle persone che ne sono affette nel rispetto di tutte le diverse capacità di apprendimento.”
Il testo non prevede alcuna indennità per i soggetti dislessici anche se in alcuni casi un genitore riesce ad ottenere la legge 104 per i permessi lavorativi.

Logopedia
Il trattamento logopedico ha lo scopo di potenziare le aree in cui il soggetto dislessico ha difficoltà. Ogni trattamento è personalizzato e creato sulle specifiche difficoltà del soggetto, nel rispetto delle varie tappe di sviluppo.
E’ importante che famiglia e logopedista riescano a creare un team che collabora con l’unico scopo di sostenere il bambino dal punto di vista tecnico ed emotivo.
Un bambino dislessico che segue un programma personalizzato è un bambino a cui viene data la possibilità di migliorare la propria condizione e le proprie abilità.
Un adulto con la dislessia che fin da piccolo ha seguito un programma di supporto mirato ha maggiore possibilità di trovare lavoro e di mantenerlo nel tempo.

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